Sarebbe veramente bello se le persone facessero parlare il cuore in un linguaggio senza giudizio, interpretazioni, davvero interessati alla domanda: «Come stai?».

Mi rendo conto che per molte persone questa è pura utopia. Il linguaggio a cui mi riferisco non appartiene a nessuna lingua in particolare, bensì ad un “modus vivendi” caratterizzato da un certo “sistema” di pensiero e linguaggio, che facilita la creazione di un ambiente poco favorevole al dialogo autentico. Ed è così che spesso nel lavoro, in famiglia e in tutte le altre relazioni, si generano competizioni basate più su sospetti, “furbizie” e cose non dette, anziché positività e benessere.

Vuoi sapere la buona notizia? Puoi imparare un modello di comunicazione diverso che ti permetta di creare contesti comunicativi win-win e smettere di imbatterti una volta in contesti simili!